Il Volo Dell’angelo
La tradizione del Volo dell’Angelo ha origine a metà Cinquecento quando un acrobata turco, durante un’edizione del Carnevale, percorse, con il solo ausilio di un bilanciere, una corda sospesa tra una barca ormeggiata sul molo della Piazzetta e la cella campanaria del campanile di San Marco.
L’impresa, denominata Svolo del Turco fece molto scalpore ed ebbe un grande seguito, tanto da entrare stabilmente nella programmazione del Carnevale con alcune varianti che previdero per lunghi anni non più un’ardita camminata funambolica, bensì una discesa vertiginosa di un uomo, dotato di ali ed appeso con degli anelli alla corda, issato e fatto scendere a gran velocità lungo la fune. Venne così coniato il nuovo termine Volo dell’Angelo e il coraggioso prescelto riceveva, alla fine dell’impresa, doni e denaro da parte del Doge. Quando nel 1759 lo svolo finì in tragedia, la pratica fu proibita e il Volo dell’Angelo fu sostituito dal Volo della Colombina, che prevedeva la sostituzione dell’acrobata con una grande colomba di legno che, durante il suo tragitto, spargeva fiori, coriandoli e confetti sulla folla sottostante.
Nel Carnevale moderno si è ripresa la tradizione del Volo della Colombina, ma mentre in passato questo evento si celebrava il Giovedì Grasso, nelle edizioni moderne è stato svolto generalmente a mezzogiorno della prima domenica di festa.
A partire dal 2001 (prima edizione del millennio) si è tornati a celebrare la variante del Volo dell’Angelo con al posto della Colombina di legno una persona in carne e ossa, impersonata a partire dal 2011 dalla Maria vincitrice del Carnevale precedente.
Quest’anno sarà Claudia Marchiori a vestire i panni del nuovo Angelo dell’edizione 2017 che il 19 febbraio dalle 12:00 alle 13:00 aprirà ufficialmente i festeggiamenti.
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Si ringrazia per il materiale fotografico lo studio chinellato (www.chinellatophoto.it)
