Tintoretto

Jacopo Comin, detto il Tintoretto, nacque il 29 settembre 1518 e morì il 31 maggio 1594 a Venezia. Fu uno dei più importanti artisti della città lagunare e probabilmente l’ultimo grande pittore del rinascimento italiano. Il suo vero cognome, Comin, è stato da poco scoperto e reso noto solo nel 2007.

L’uso “drammatico” della luce e della prospettiva lo resero il precursore dell’arte barocca.

Nel 1530 cominciò a lavorare nella bottega del Tiziano, ma fu subito cacciato (si dice per l’invida del maestro). Nel 1539 Tintoretto era già “maestro pittore” e la sua prima grande opera, il Miracolo di San Marco, risale al 1548 (venne dipinta per la Scuola di San Marco che la rifiutò perché troppo originale). Con questo dipinto ottenne il successo che gli permise di otenere i primi incarichi pubblici.
Nel 1574 acquista una casa a Venezia in fondamenta dei Mori dove muore 20 anni dopo. Fu sepolto nella Chiesa dell Madonna dell’Orto.

Tintoretto fu un gran disegnatore (sono stati ritrovati ben 130 disegni a lui attribuiti). I suoi dipinti più famosi sono a carattere religioso (anche se si dedicò a diversi ritratti di ricchi veneziani ed autoritratti), il soggetto che più gli piaceva fu l’ultima cena di cui esistono almeno otto tele.

Il particolare uso della luce lo ha reso famoso ed unico allo stesso tempo: i soggetti vengono messi in evidenza e proiettati in una realtà di gusto barocco.
Di particolare importanza è la decorazione della Scuola Grande di San Rocco, cominciata nel 1564.
Molte sue opere possono essere ammirate alle Gallerie dell’Accademia (aperte tutti i giorni tranne durante alcune feste nazionali).