Scuola Grande di San Marco
Attualmente è l’entrata dell’Ospedale Civile di San Giovanni e Paolo. Si trova nel sestiere di Castello, di fianco alla Basilica di San Giovanni e Paolo nell’omonimo campo.
La scuola, un edificio rinascimentale, fu fondata nel 1260 da una confraternita di battuti e la sua prima sede era nella chiesa di Santa Croce, abbattuta per far posto ai giardini di Papadopoli. La sede si spostò in questa zona nel 1437, successivamente alla concessione fatta dai Domenicani della vicina chiesa. La prima costruzione fu però distrutta da un incendio nel 1485, e successivamente ricostruita da Pietro Lombardo e Giovanni Buora nel 1490. La facciata sul lato del rio dei Mendicanti è invece opera di Jacopo Sansovino e risale al XVI secolo.
La facciata principale, divisa in due parti corrispondenti al salone di sinistra e all’albergo di destra, è un capolavoro rinascimentale. È decorata da statue in marmo bianco e policromo, lesene corinzie ed una composizione di edicole. Sono attribuiti al Lombardo gli altorilievi della parte inferiore, mentre quello dell’archivolto (e la soprastante statua della Carità) è attribuito a Bartolomeo Bon.
L’interno fu in parte demolito (in particolare lo scalone) quando nel 1807 Napoleone sciolse la confraternita ed adibì l’edificio ad ospedale militare, successivamente riconvertito in civile. La scalone fu ricostruito nel Novecento seguendo il progetto iniziale del Codussi. Anche parte delle decorazioni pittoriche interne andarono perdute dopo lo scioglimento della confraternita. Al piano superiore, occupato dal salone e dall’albergo, sono rimasti il soffitto decorato a cassettoni dorati ed alcune tele con storie di San Marco (gli autori sono diversi: Jacopo Palma il Vecchio ed il Giovane,Tintoretto , Belliniano e Padovanino) vennero riportate all’interno dell’edificio in epoca più recente. Altre invece sono al momento esposte presso le Gallerie dell’Accademia e la Pinacoteca di Brera.
Legata alla storia della Scuola vi è anche un episodio riferito però alla statua che si trova di fronte all’entrata. Ci riferiamo alla statua equestre del capitano di ventura del XV secolo Bartolomeo Colleoni. La statua fu realizzata dal Verrocchio, maestro di Leonardo da Vinci e fu posta li dalla Repubblica dopo la morte di Colleoni. Quest’ultimo aveva espresso il desiderio che fosse installata a San Marco , intendendo davanti alla Basilica, ma la Repubblica la collocò davanti alla Scuola.